Edgar Wind : Misterios Paganos Del Renacimiento - (italiano)

Descripción

Libro usado en muy buenas condiciones en general. Presenta muy leves signos de uso en el lomo y en las cubiertas, que tienen también algunas partes descoloridas (ver fotos). Subrayados en lápis.

Sinopsis:

"Misteri pagani nel Rinascimento" è il capolavoro di Edgard Wind, libro ormai classico, che ha permesso di 'leggere' per la prima volta in tutta la sua complessità il senso di alcune delle opere più famose e splendide del Rinascimento - dalla "Primavera" di Botticelli all'"Amor sacro e profano" di Tiziano e a tante altre di Michelangelo, Correggio, Raffaello. Intorno a queste opere Wind è riuscito a ritessere la rete di pensieri, allusioni ed enigmi che le accompagnava, le ha restituite al loro luogo naturale, che è l'area immensa del neoplatonimso rinascimentale, e partendo da esse e dai testi di Ficino, Pico e altri neoplatonici, ha ricostruito quello sconcertante fenomeno che fu la riscoperta dei misteri pagani. Questi furono rielaborati in una "filosofia dei misteri", che avrebbe poi continuato per secoli, richiamandosi alla tradizione ermetica, a percorrere segretamente la storia del pensiero europeo. Nel suo complesso, l'opera di Wind rappresenta, a un livello sommo, la 'ligneé' che in questo secolo ha rivoluzionato lo studio dell'arte, quella della cosiddetta "scuola iconologica": Gielohw, Warburg, Saxl, Panofsky. Ma è in particolare al geniale spirito di Aby Warburg, del quale fu collaboratore e amico, che si ricollegano le ricerche di Wind, per la capacità di aprire fulmineamente, con un lieve tocco, prospettive impensate entro un vastissimo repertorio di temi e discipline, sicché mai come nei loro studi la storia dell'arte è riuscita a essera anche storia del pensiero e storia della civiltà.

Questo classico dell'iconologia risale al 1958 e la sua prima versione italiana al 1971. Una nota editoriale assicura che il testo che ci viene ora presentato contiene anche le aggiunte solo parzialmente accettate nell'ultima edizione inglese del 1980. L'eruditissimo quanto tempestoso autore (Windy Edgar era chiamato al Warburg Institute) ugualmente armato sui due fronti della filosofia e della storia dell'arte e cosciente che "lo storico deve saperne di più sui possibili argomenti rinascimentali di quanto ne avesse bisogno il pittore stesso" dipana in affascinanti tours-de-force le trame di molti capolavori quattro-cinquecenteschi tanto celebrati quanto oscuri. E passa di mistero in mistero rischiarando con i lumi della dottrina neoplatonica e del pensiero di Pico della Mirandola in particolare, opere di Raffaello, Correggio, Botticelli, Tiziano e Michelangelo, non rinunciando qua e là a cogliere in castagna Ernst Gombrich.